sabato 5 marzo 2011
Stanze a fumetti
"La Ribambelle" è stata una gloriosa serie a fumetti creata nel 1965 dal disegnatore Belga Roba ( autore tra l'altro di "Boule et Bill", serie proseguita dopo la sua morte) e tradotta anche in Italia col titolo " La combriccola" e apparsa a puntate sulle pagine del Corriere dei piccoli e anche sul mensile Albi Sprint. Raccontava di una banda di sei ragazzini impegnati fra loro a difendere il terreno dove erano soliti giocare.
Come spesso accadeva in quegli anni a fare da promotore a diverse serie a fumetti anche stavolta è Franquin che oltre a ispirare Peyo per il nome dei suoi celebri omini blu ha ispirato Roba per la creazione di questa serie i cui germogli erano nati in una storia del 1957 di Jo-El Azara e Denis chiamata " Operation ciseaux" e dove compariva, tra i tanti ragazzi protagonisti, un ragazzino di colore chiamato Dizzy in onore del trombettista Dizzy Gillespie. Ma sarà solo cinque anni dopo che Franquin ricorderà questo progetto mai evoluto e lo suggerirà al collega Roba che lo tramuterà in una serie di avventure di successo che con i suoi sei album di successo a buon diritto può considerarsi un classico del fumetto per ragazzi.
In una di queste storie ( La Ribambelle aux Galopingos ) i ragazzi partiranno per le isole Galopingos alla ricerca del loro amico pasticciere dato per scomparso, il signor Pastafrolla.
La stanza dove il nostro scapolo vive è assai disordinata come si nota nella vignetta: cartine geografiche, lance tribali, un mappamondo; c'è addirittura un pesce palla tropicale con gli aculei e uno squalo! Oggetti inusuali, non c'è che dire!
Ma... sono davvero così rari da trovare in un normale abitazione?
Eppure , anni dopo, in un altra storia a fumetti ritroviamo gli stessi oggetti nella stanza di un altro scapolo di mezza età: è il professor Duralex un bizzarro scienziato inventore di Testar, un robot capace di allungarsi a piacimento, una sorta di Tiramolla di metallo!
Ad accompagnare il robot c'è anche Gaspard, nipote del dottor Duralex. La storia venne creata nel 1987 da Francois Corteggiani con i disegni di Philippe Bercovici e sarebbe dovuta proseguire con una seconda avventura edita dalle Edizioni Fleurus che però non è mai stata pubblicata, purtroppo, interrompendo quella che avrebbe potuto essere una divertente serie di successo.
A questo link, sul blog di Corteggiani, se ne possono vedere le tavole inedite in bianco e nero:
http://www.francois-corteggiani.com/article-testar-le-robot-51811758.html
Quello che però è curioso notare è come i disegnatori vengano influenzati da storie lette in passato o forse volutamente citate, chissà!
Fattosta che pare che il signor Pastafrolla degli anni 60 abbia lasciato in eredità al suo coetaneo Duralex gran parte dell'arredamento che possedeva!
Come spesso accadeva in quegli anni a fare da promotore a diverse serie a fumetti anche stavolta è Franquin che oltre a ispirare Peyo per il nome dei suoi celebri omini blu ha ispirato Roba per la creazione di questa serie i cui germogli erano nati in una storia del 1957 di Jo-El Azara e Denis chiamata " Operation ciseaux" e dove compariva, tra i tanti ragazzi protagonisti, un ragazzino di colore chiamato Dizzy in onore del trombettista Dizzy Gillespie. Ma sarà solo cinque anni dopo che Franquin ricorderà questo progetto mai evoluto e lo suggerirà al collega Roba che lo tramuterà in una serie di avventure di successo che con i suoi sei album di successo a buon diritto può considerarsi un classico del fumetto per ragazzi.
In una di queste storie ( La Ribambelle aux Galopingos ) i ragazzi partiranno per le isole Galopingos alla ricerca del loro amico pasticciere dato per scomparso, il signor Pastafrolla.
La stanza dove il nostro scapolo vive è assai disordinata come si nota nella vignetta: cartine geografiche, lance tribali, un mappamondo; c'è addirittura un pesce palla tropicale con gli aculei e uno squalo! Oggetti inusuali, non c'è che dire!
Ma... sono davvero così rari da trovare in un normale abitazione?
Eppure , anni dopo, in un altra storia a fumetti ritroviamo gli stessi oggetti nella stanza di un altro scapolo di mezza età: è il professor Duralex un bizzarro scienziato inventore di Testar, un robot capace di allungarsi a piacimento, una sorta di Tiramolla di metallo!
Ad accompagnare il robot c'è anche Gaspard, nipote del dottor Duralex. La storia venne creata nel 1987 da Francois Corteggiani con i disegni di Philippe Bercovici e sarebbe dovuta proseguire con una seconda avventura edita dalle Edizioni Fleurus che però non è mai stata pubblicata, purtroppo, interrompendo quella che avrebbe potuto essere una divertente serie di successo.
A questo link, sul blog di Corteggiani, se ne possono vedere le tavole inedite in bianco e nero:
http://www.francois-corteggiani.com/article-testar-le-robot-51811758.html
Quello che però è curioso notare è come i disegnatori vengano influenzati da storie lette in passato o forse volutamente citate, chissà!
Fattosta che pare che il signor Pastafrolla degli anni 60 abbia lasciato in eredità al suo coetaneo Duralex gran parte dell'arredamento che possedeva!
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2 commenti:
Secondo me è volontaria citazione. Ce lo potrebbe dire solo Corteggiani.
P.s.: Ahhhhh!!! Finalmente un tuo nuovo post!!!
Adoro gli interni dei fumetti, sn così strabordanti di oggetti...
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