martedì 3 giugno 2008

L'anno del fumetto

Con una grande parata in occasione del carnevale 2009 a Bruxelles si celebrerà "l'anno del fumetto"! E' una festa popolare in grande stile che coinvolge l'intera capitale Belga e che si rifà alla stessa parata che si svolge a New York dal 1924 organizzata dai grandi magazzini Macy e giganteschi balloon di elio dalle forme più varie ( personaggi, loghi,animali, ecc...) attraverseranno la città di Bruxelles accompagnati da carri e fanfare in grande stile. Ma non solo: al palazzo delle Belle Arti verrà allestita una mostra di fumetti che coinvolgerà, tra gli altri autori, il "nostro" Guido Crepax, poi un'altra esposizione centrata sul fumetto asiatico, e poi la celebrazione dei vent'anni dall'apertura del Centre della Bande Dessinée e ancora: concerti, premi, concorsi e mille altre cose per celebrare la Nona Arte!
Tutto questo mentre da noi, in Italia, proprio nei giorni in cui si è commemorata la Repubblica ( dovrei dire "festeggiata" ma visti i tempi non mi sembra il termine più adatto) l'Associazione Italiana Editori, l'AIE, è preoccupata dalle notizie riportate da alcuni giornali circa la riduzione del 50% dello stanziamento per i fondi al Centro per il libro e la lettura , a causa dell'eliminazione sull'ICI e fors'anche per salvare Alitalia, chi lo sa! D'altr'onde, a proclami politici passati, i soldi dovevano pur uscire da qualche parte, no?
Il Centro - costituito e dotato di finanziamento grazie alla Finanziaria 2008, ma ancora in attesa del decreto attuativo - prevede due obiettivi essenziali: il coordinamento delle competenze che ruotano intorno al mondo del libro e della lettura e un modello di cogestione pubblico-privato per i programmi di promozione.
In Italia si legge poco e male: le vendite soddisfacenti dei tanti libri "usa e getta" stampati sulla scia del comico tv di turno non sono rappresentativi e i libri a fumetti sono ancora relegati a un target esclusivo e niente affatto popolare.
Dire che da decenni mancano riviste dedicate ai ragazzi è ormai tristemente scontato ma educare i giovani alla cultura della lettura ( con immagini o senza) pare non sia un tema interessante.
Eppure un tempo avevamo gloriose testate come "Il Corriere dei piccoli" , " Il Corriere dei Ragazzi" , " Vitt", "Il Giornalino", "Topolino", che coniugavano l'intrattenimento a un insegnamento con parole adatte ai ragazzi. Ai giorni nostri esistono solo poche testate e a mio avviso non sono più incisive come una volta . Cos'è successo?

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