

La pacchia è durata poco! Non era ancora terminata la quarta stagione di "Dynasty" sul canale satellitare Sky Vivo che il famoso serial di Aaron Spelling è stato interrotto per fare spazio alla improrogabile programmazione quotidiana de " L'isola dei famosi", " Uomini e donne", "Nude e belle".
Mi consolerò tirando fuori la mia collezione di puntate registrate e rigorosamente riversate su DVD ma è un peccato che non si possa più gioire dell'appuntamento

mattutino televisivo ed è un vero peccato che, nonostante spo

radiche avvisaglie, l'edizione Italiana non sia ancora giunta nelle videoteche del nostro Belpaese ( mentre in America è già uscito il terzo cofanetto).
"Dynasty" è rimasto un prodotto di alta qualità che, tolti i debiti riferimenti obsoleti a un epoca anni 80, ha saputo portare avanti un'ideologia niente affatto conservatrice, nonostante l'era Reaganiana imperversasse, e allo stesso tempo ha saputo esprimere al meglio il pensiero di vita dell'Americano medio con il concetto del self made man Blake Carrington che si costruisce da solo il suo impero finanziario grazie al duro lavoro e che quindi non si vergogna a mostrare il lusso di cui dispone ( Ma poi Fallon afferma che è l'apparenza quel

lo che conta!) D'altra parte siamo negli anni 80 ma forse molte cose non sono cambiate da allora! E puntata dopo puntata, gli autori del serial, i coniugi Shapiro, sono riusciti a instillare un messaggio di tolleranza attraverso i personaggi di Luke Fuller o di Dominique Deveraux , quando un omosessuale e una donna di colore ricca e poten

te si vedevano raramente in tv.
Inoltre "Dynasty" ha creato un modello di riferimento per futuri serial e/o soap ( Titans, Melrose Place ecc...) con i suoi eccessi e i suoi intrighi sopra le righe ma sempre plausibili nel contesto delle vicende a differenza di altre soap dove si sprecano clonazioni rapide, naufragi in isole

deserte, angeli custodi, fantasmi e altre amenità simili.

Quando nel 1989 la serie finisce bisogna attendere un mediocre film tv del 1991 per apprendere cosa è stato dei personaggi di Denver. Nonostante lo sfarzo e gli eccessi si ha l'impressione che sia gli attori che gli sceneggiatori non credano molto in questa riunione e il finale con la tavolata familiare all'insegna della compassione e dell'amicizia sa di mieloso e retorico. Un finale niente affatto degno dei nove anni e 220 puntate di un serial rimasto negli annali della tv!
Nel 2005 la ABC decide di trasmettere un film , "Dynasty -the making of a guilty pleasure" che racconta i retroscena dietro le quinte del serial in cui degli attori interpretano le parti di Johm Forsyte, Linda Evans e Joan Collins. Un

esperimento

strambo con diverse pecche ma che è curioso da vedere! Nel 2006 una nuova trasmissione tv con alcuni veri attori originali che si riuniscono a Villa Filoli e rievocano le puntate trascorse: è lo special "
Dynasty Reunion: Catfights & Caviar ". Il tempo passa per tutti e si notano diverse rughe sul volto degli attori invitati.
Dalla fine di "Dynasty" molti dei protagonisti hanno continuato la carriera di attore: Joan Collins ha recitato in vari film tv, nella soap "Sentieri" ( per poi abbandonare dopo tre mesi, non avvezza ai ritmi veloci delle soap pomeridiane ) e a teatro. Accanto a Linda Evans è stata sui palchi di New York e Toronto per un'intera stagione con la piéce "Legends".
Jack Coleman ha recitato in diversi telefilm ( come "Venerdì 13") e ora lo vediamo in "Heroes".
John James è

stato nel cast della soap " As the world turns" ( "Così gira il mondo") , mentre Emma Samms recitava in "General Hospital" e Michael Nader in " All my children" ( "La Valle dei Pini").
Catherine Oxemberg, che lasciò il serial un po' per noia e un po' per motivi economici, ha girato una moltitudine di film tv.
Dihann Carroll, recentemente, è apparsa come personaggio ricorrente in " Grey's Anatomy".
Heather Locklear non ha mai smesso di stare sul set: dopo il celebre "Melrose place" si è vista in "Spin City", " Scrubs" , " Boston legal", " Lax", "Hanna Montana" e in diversi film cinematografici. Attualmente è ricoverata in clinica per una forte depressione.