mercoledì 5 novembre 2008

Acqua in bocca!

Mentre nel paese si fà in modo che imperversino annose discussioni sul grembiulino a scuola e sul flagello dei graffiti, il governo Berlusconi senza dire niente a nessuno ha dato il via alla privatizzazione dell’acqua pubblica. Il Parlamento ha votato l’articolo 23bis del decreto legge 112 [si tratta in realtà della legge 133/08. N.d.r.] del ministro Tremonti che afferma che la gestione dei servizi idrici deve essere sottomessa alle regole dell’economia capitalistica.
Così il governo Berlusconi ha sancito che in Italia l’acqua non sarà più un bene pubblico, ma una merce e, dunque, sarà gestita da multinazionali internazionali (le stesse che già possiedono le acque minerali). Già a Latina la Veolia (multinazionale che gestisce l’acqua locale) ha deciso di aumentare le bollette del 300% Ai consumatori che protestano, Veolia manda le sue squadre di vigilantes armatati e carabinieri per staccare i contatori. Del resto, come dice Cossiga, è così che si tiene in vita la democrazia! Mah!...
La privatizzazione dell’acqua che sta avvenendo a livello mondiale provocherà, nei prossimi anni, milioni di morti per sete nei paesi più poveri. L’acqua è sacra in ogni paese, cultura e fede del mondo: l’uomo è fatto per il 65% di acqua, ed è questo che il governo italiano sta mettendo in vendita. Furbo, nevvero?
Ma c'è un particolare neanche tanto risibile: l'acqua che sgorga dalla terra non è una merce, è un diritto fondamentale umano e nessuno può appropriarsene per trarne profitto. Un profitto illecito, oltretutto.
L´acqua è l’oro bianco per cui si combatteranno le prossime guerre. Guerre che saranno dirette dalle multinazionali alle quali oggi il governo sta vendendo il nostro corpo.
Ma...acqua in bocca. Che i giornali o le tv non dicano nulla!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

non sapevo nulla!!! e... Latina?!?!?!
sono schifata....... ne vorrò discutere con persone che conosco.
è vergognoso!

Anonimo ha detto...

(kaname)