
Tranne quando: gli arrivano i dvd il giorno prima della consegna e deve guardarsi almeno 12 episodi di un cartoni animato! In quel caso si fa opzione velocità 20 e si stoppa sul personaggio da distribuire. La trama dell’opera è marginale.
Tranne quando: i DVD o le VHS fornitegli siano riversate malamente e si vedono tutte righe e si sentono rumori indescrivibili.
Il bravo direttore di doppiaggio sceglie i migliori doppiatori per i personaggi da distribuire.
Tranne quando: tutto è vanificato perché la segreteria della società di doppiaggio non gli va di fare tante telefonate a “inseguire” quel dato doppiatore “ tanto bravo, si, ma non risponde mai al telefono!”
Tranne quando: quel certo doppiatore sta antipatico alla segreteria della società di doppiaggio e quindi “ non si è proprio riusciti a trovarlo!”
Tranne quando: un altro doppiatore gode delle simpatie della segreteria dell’ufficio doppiaggio e quindi “perché non chiamare lui?”
Tranne quando: un doppiatore emergente e un po’ sfigato è più facile da avere rispetto a uno più bravo e impegnato e quindi l’ufficio segreteria farà carte false per avere il primo piuttosto che il secondo.
Tranne quando: un doppiatore emergente ( ma anche no) va sottocosto, quindi la società risparmia quattrini e la segreteria telefona a lui e non a un altro.
Tranne quando: ci sia il caso che i funzionari televisivi impongano i loro preferiti. ( preferiti per i più svariati motivi. )
Tranne quando: vengono fatti dei provini e c’è il caso che venga scelta la voce che non ci azzecca niente col personaggio!
Il bravo direttore di doppiaggio lavora in sala di registrazione in armonia.
Tranne quando: la sala di doppiaggio è piena di acari
Tranne quando: la moquette non viene cambiata dal 1957 e c’è ancora l’orma della scarpa di Emilio Cigoli sul pavimento.

Tranne quando: le porte non si chiudono
Tranne quando: le porte non si aprono
Tranne quando: la sala è insonorizzata talmente bene che quando piove bisogna interrompere perché si sente lo scroscio della pioggia, i fulmini e il temporale tutto.
Tranne quando: la sala è insonorizzata talmente bene che si sente il rumore del traffico, del clacson della Fiat 500 e gli improperi alla signora che va a 20 all’ora mentre si imbelletta sullo specchietto.
Tranne quando: la sala è insonorizzata talmente bene che si sente la signora del piano di sopra che passa nell’ordine: la scopa, l’aspirapolvere, la lucidatrice. Poi va alla toilette e tira l’acqua. E si sente tutto.
Tranne quando: il collega ti fa le moine davanti e dietro sputa veleno e ti pugnala alle spalle per : A) il gusto di spettegolare , B) per rubarti il lavoro. Simpatico ambientino, nevvero? Manco al castello dei Borgia succedevano certe cose, ve lo dico io!
Il bravo direttore di doppiaggio lavora in sala di registrazione con professionalità e rapidità.
Tranne quando: il fonico non è capace a fare gli incastri tra una battuta e l’altra anche se in mezzo ci passano dai 30 ai 50 secondi.
Tranne quando: il fonico è pigro e non vuole fare gli incastri tra una battuta e l’altra anche se in mezzo ci passano dai 30 ai 50 secondi. Fosse che non gli va di faticare!?!
Tranne quando: l’assistente si vergogna di dire all’attore che la battuta non è a sinc. Gli pare brutto, poverino, fargli rifare tante volte la stessa battuta, anima santa! ( E’ successo, giuro!)
Il bravo direttore di doppiaggio utilizza tutto il tempo possibile finché una battuta non viene recitata al meglio.
Tranne quando: il piano di lavorazione somiglia più all’ordine del giorno per gli ebrei nei campi di concentramento nazisti.
Tranne quando: il contratto Nazionale del Doppiaggio prevede che doppiare cartoni animati sia più facile, quindi sia più rapido, quindi si possono leggere una quantità spaventosa di righe di copione in tre ore, “ tanto so’ cartoni, mica so’ film!”
Tranne quando: il povero doppiatore deve leggere delle battute sgrammaticate e non a sinc che pare che il copione l’abbia adattato il gatto del mio portiere o il lavavetri abusivo all’angolo, tra un’aut

Tranne quando: il committente non caccia i soldi necessari per un doppiaggio ottimale e anzi te ne dà la metà “ perché solo a Roma siete così costosi”. ( Vagli a spiegare che non siamo mercenari prezzolati ma c’è un contratto con delle tariffe stabilite!). Oppure il committente paga bene o paga il giusto ma la società di doppiaggio ci fa abbondantemente la cresta!
Per cui se il soldo manca bisogna economizzare sui tempi! Non c’è verso.
E quando succedono tutte queste cose ( e altre ancora) mi assale lo sconforto mixato alla rabbia e vorrei cambiare mestiere. Non so: il liutaio, il commesso all’Oviesse, il tolettatore per barboncini…tutto ma non mortificare la mia professionalità costruita in anni. E’ inutile: devo tornare a fare fumetti! Le cose erano (un po') più limpide.
Sarà che la febbre e il mal di gola che mi porto appresso da due settimane sono da considerarsi evidenti sintomi di morte ma in queste ore odio il capodanno e i bilanci personali che balzano in mente sotto al piumone giallo.....