lunedì 19 maggio 2008

Bruxelles/ "Spirou" ha 70 anni

A Bruxelles, fino all'8 giugno, al Centre Belge de la Bande Dessinèe si può visitare un'interessante esposizione dedicata ai 70 anni del settimanale per ragazzi "Spirou" che grazie a un avvicendamento di vari autori è a tutt'oggi un personaggio di successo. Un'avventura editoriale che ha pochi eguali, in effetti, e forse in Europa è l'unica rivista -contenitore per ragazzi che mischia sapientemente storie di diversi autori e di diversi generi assieme a rubriche di ogni sorta. In più di 3600 numeri "Spirou" hanno visto la luce personaggi del fumetto di fama mondiale: I Puffi di Peyo, Lucky Luke di Morris, Boul e Bill di Roba, Mignolino e Clorofilla di Macherot, Gaston Lagaffe di Franquin, Gil Jourdan di Tillieux e tantissimi altri eroi oltre a naturalmente le avventure del titolare di testata: Spirou che continua ad avre successo nei paesi Francofoni, Spagnoli e Olandesi.
Ma anche il Museo BD Jijè ( accanto alla Stazione Centrale) ha voluto dedicare un'esposizione al glorioso settimanale e per soli 2 euro si possono ammirare splendide tavole originali poco conosciute di grandi autori del fumetto.
E addirittura il simbolo della città di Bruxelles, ovverosia il Mannekenpiss, è stato abbigliato con la divisa da fattorino di hotel che indossa Spirou!
Il settimanale "Spirou"continua ad essere un simbolo per il Belgio e in tempi dove riviste simili chiudono una dopo l'altra è una notizia non da poco. L'editore, Jean Dupuis, ha successo con varie riviste per famiglie e decide di crearne una nuova, dedicata ai ragazzi; così il 21 aprile del 1938 in edicola appare "Spirou" che passerà sotto l'entusiasta ala protettiva di Charles Dupuis, figlio di Jean e ben presto direttore di tutte le pubblicazioni in Francese.
Fin dall'inizio il magazine e il personaggio creato da Rob-Vel hanno successo e la redazione di Marcinelle, alla periferia di Charleroi, dimostra un grande senso della comunicazione con i suoi lettori tant'è che nell'ottobre del 1938 apparirà anche l'edizione in Olandese chiamata " Robbedoes" che durerà fino al 1995.
A differenza degli altri giornalini dell'epoca nelle pagine di "Spirou" non prevalgono i fumetti stranieri ma viene dato ampio spazio alla produzione Belga e Francese di impronta umoristica nonostante i tempi consigliassero aspetti più educativi e patriottici. Il capo redattore è Jean Doisy, vera anima della rivista, e a lui si deve il tono familiare e accattivante di gran parte degli articoli, rubriche, testi, concorsi, romanzi e gag. E sempre lui è fonte di ispirazione per il personaggio di Fantasio, compagno di avventure di Spirou.
Alla morte di Jean Dupuis, suo figlio Charles prende le redini del giornale ed ha il merito di convogliare o evidenziare autori come Jijè. Franquin, Morris, Peyo e altri che lo considerano un amico oltre che un editore. In effetti la scuola Franco-Belga è in pieno sviluppo e l'atmosfera anarchica, sperimentale e piena di idee della rivista forgia i pionieri della Nona Arte.
Uno dei redattori storici che meglio si adattano a questa filosofia editoriale è senza dubbio il carismatico e talentuoso Yvan Delporte al quale si devono i concorsi, i gadget, i numeri speciali , i calendari, carte da gioco, diari scolastici, francobolli e molto altro per aumentare ancora di più il successo del settimanale. Nel frattempo "Spirou" aumenta le pagine e passa dal bianco e nero al colore e di lì a poco si avrà la nascita di Gaston e sopratutto dei Puffi, di cui Delporte è autore dei testi delle prime storie.
Ma i venti della rivoluzione del 1968 soffiano anche nella redazione di Bruxelles ( dove si è installata la Dupuis) e molti autori passano alla concorrenza o lasciano i loro personaggi di successo ( E' il caso di Peyo che lascia Johan e Pirlouit in favore dei Puffi o Franquin che lascia Spirou per intensificare le gag di Gaston), in più nuove riviste concorrenti si fanno spazio in edicola!
Tuttavia " Spirou" è riuscito a proseguire il suo dialogo con il pubblico, grazie a personaggi sempe nuovi che hanno saputo capire le esigenze dei lettori moderni: nel 1998 si sono festeggiati i 60 anni della rivista con un numero speciale che finge la celebrazione dei 100 anni di vita editoriale, nel 1998 un bambino si impadronisce di matite e colori con il risultato di avere un numero completamente scritto e disegnato con scarabocchi dell'asilo, nel 1999 tutti i disegnatori sono attecchiti dal virus della Chinistrosi, una malattia trasmessa dalle larve di un minuscolo insetto, il Cunaptisis, che vive nell'inchiostro. Il numero è dunque disegnato interamente da Philip Bercovici ( poliedrico disegnatore di origini Italiane, vedette del settimanale), nel 2000 a causa del "bug" di fine millennio il giornale è stampato su carta gialla da quotidiano con testi dattiloscritti ed è datato 1900 ! Ma non solo: si è anche dimostrato attento alle tematiche sociali educando e informando i giovani con un linguaggio adatto a loro e attraverso i fumetti! Sono famosi i numeri dedicati all'intolleranza sociale ( contro i gay, gli extracomunitari, i disabili...), alle morti sul lavoro, al razzismo. E ora, com'è facile intuire, il successo prosegue con un sito internet http://www.spirou.com colmo di sorprese, disegni inediti, concorsi e quant'altro.
Ed esiste anche la versione manga del personaggio disegnata da Hiroyuki Oshima e sceneggiata da Morvan!
Alla morte dei Dupuis i loro eredi hanno ceduto le quote societarie al gruppo finanziario Media Partecipation che ,non avvezzo ai periodici a fumetti, fa delle scelte redazionali sbagliate che non aiutano la diffusione della testata. Attualmente il settimanale ha avuto un ennesimo rinnovamento grafico e pare non dimenticare i fasti del passato ,riproponendo personaggi di successo come Lucky Luke o i Puffi, ma tenendo ben presente l'epoca attuale con il sito Internet o il rinnovamento del personaggio di Spirou.
La zecca di Parigi , in occasione dei 70 anni della rivista, ha dedicato al personaggio una serie di monete argentare e dorate. La moneta d'oro da 10 euro è acquistabile al prezzo di... 345 euro!
L'esposizione al prestigioso Centro del fumetto di Bruxelles era inevitabile e si è voluto presentare l'avventura edioriale del settimanale da un punto di vista originale: piuttosto che passare in rassegna tutti i personaggi nati nelle sue pagine ( E sono tanti!) si è voluto evidenziare il rapporto intrattenuto dalla redazione con i suoi lettori. in modo che il settimanale prendesse un posto importante nella loro vita.
Tutto questo mi ricorda la "nuova" linea editoriale del 1968 del Corriere dei Piccoli in favore del fumetto Franco Belga e Italiano ( con i vari Roba, Peyo, Eddy Paape, Herman ma anche Cimpellin, Nidasio, Pratt e Jacovitti) e lo stesso rapporto che, negli anni 70, i lettori avevano con il Corriere dei Ragazzi diretto da Giancarlo Francesconi.
Abbiamo avuto anche noi un settimanale per ragazzi di successo e da anni è scomparso senza che nessuno si prenda l'impegno ( in maniera intelligente) di farlo ricomparire.....

3 commenti:

Gianfranco Goria ha detto...

Sei su afNews. :-)

Anonimo ha detto...

peccato...
Io non conoscevo Spirou
Comunque... °_° quella moneta costa un occhio! *shock*
Spero tanto che questo nuovo viaggio ti risulti gradevole; e sono certa che, poi, ci farai un bel resoconto qui sul blog ^^

Kaname

Anonimo ha detto...

Grandissimo Mazzotta,
ho visitato da poco la splendida Bruxelles e sono rimasto piacevolmente sorpreso dal Centre Belge del la Bande Dessinée, il museo del fumetto appunto. Bellissimo. Se ti fa piacere puoi trovarmi in www.comic-soon.it, una sorta di blogspot dedicato al mondo del fumetto e del cinema. Spero di incontrarti lì. Sei un grande, a presto.