giovedì 21 febbraio 2008

Lord SHARK

Leggendo "Volto Nascosto", la nuova e interessante serie della Sergio Bonelli Editore, mi viene in mente una serie che debuttò l'8 giugno del 1975 all'interno del "Corriere dei Ragazzi", ovvero "Lord Shark" con i testi di Mino Milani e i disegni di un già esperto Giancarlo Alessandrini.
Questa serie ha alcuni spunti narrativi che ricordano la trama del personaggio di Gianfranco Manfredi pur distinguendosi dalla serie a puntate del settimanale del Corriere della Sera.
Philip Corbett è un ufficiale Inglese che in seguito a uno scandalo si è rifugiato tra le fila dell'esercito di Sua Maestà sul fronte settentrionale Indiano. In seguito a diversi episodi e a soprusi vari decide di disertare e di diventare il misterioso Lord Shark, il predone del deserto, una sorte di paladino dalla parte degli Indiani. In seguito verrà reintegrato nell'esercito ma manterrà comunque la sua identità segreta.
Mentre la prima parte del ciclo è costituita da brevi storie autoconclusive in seguito le avventure continuano con i disegni di Enric Siò e suddivise in puntate. Siò ha un tratto molto diverso dal predecessore: mentre Alessandrini "gioca" con pennellate alla Alex Toth, il nuovo disegnatore Catalano è più figurativo e statico. Comunque quando lo storico settimanale diventa "CorrierBoy" e poi addirittura "BoyMusic" le avventure del predone mascherato si interrompono senza portare a conclusione le trame iniziate. Anche "Volto Nascosto" si schiera dalla parte di un popolo oppresso dall'invasore straniero, ha un misterioso passato alle spalle , e in ambedue le serie sono presenti gli elementi romantici. Le similitudini finiscono qui.
Di certo sono entrambi personaggi narrati con grande abilità e mentre il personaggio Bonelliano possiamo trovarlo ogni mese in edicola, di Lord Shark ci manca una ristampa.

Aborto
























Sembra essere tornati indietro di quarant'anni. Tra un po' ci propineranno la teoria che la terra è piatta fattostà che si torna a parlare di aborto. Tra politicanti con smanie di salire sul carro delle elezioni, santi ,beghini e benpensanti anche il settimanale "Panorama" dice la sua. E lo fa in un articolo dove racconta _ tra l'altro _ di una donna che in attesa di due gemelli ne voleva eliminare uno perchè una coppia per lei era troppo ma poi ( grazie al cielo, eh!) ci ha ripensato.
Questo caso vorrebbe forse far intendere che si compiono aborti per motivi futili? Io invece credo che una donna che decida di abortire lo faccia dopo seri e maturi ragionamenti perché abortire non è esattamente come ingurgitare un'aspirina ed è terribile in termini psicologici e fisici, per cui non credo agli aborti superficiali solo perchè non si sa come passare la domenica pomeriggio tediosa.
A parte il caso al limite della credibilità la copertina è un esempio di disinformazione e mistificazione che fa leva, neanche a dirlo, sulla tenerezza che suscita un bimbo appena nato.
Allora mistificazione per mistificazione io aggiungo queste foto ben sapendo che è superficiale fare confronti , che l'argomento va trattato in modo profondo e varia da caso a caso, da persona a persona. Senza ritornare a mammane clandestine o erbe stregate riportandoci nell'oscurantismo di anni fa.

martedì 19 febbraio 2008

Laicomico

Brava e intelligente Paola Cortellesi! Un plauso a lei e ai suoi autori!
Massì, facciamole circolare le idee diverse da altri! Hai visto mai.....

giovedì 14 febbraio 2008

Il sesso dell'Angel
























Il mondo è interessante perché è vario. Buck Angel è un famoso attore porno Americano. Fin qui nulla di straordinario perché ne esistono molti in ogni parte del mondo ma è fuori dall'ordinario il fatto che sia un trans che ha modificato il suo stato femminile in maschile tramite delle naturali cure di ormoni e ha deciso di non operarsi per poter diventare una pornostar. " Che me ne faccio di un pezzo di carne tra le gambe che non posso utilizzare?" è stata la risposta a un'intervista, così ora riscuotono molto successo i suoi film dedicati prevalentemente (ma non solo) a un pubblico gay.
Buck Angel è stato il primo a mettere in discussione così radicalmente le distinzioni di genere giocando sull'immagine dell'uomo macho e virile palestrato e pieno di tatuaggi. Dai suoi video si evince un furore sessuale dove i ruoli (se non altro psicologici) non sono mai ben definiti.
Ha scritto un critico : "Nei suoi film Buck Angel sconvolge i codici del porno tradizionale, che siano etero, gay o lesbo, e impone un un nuovo genere di sessualità." Questo è innegabile!
Buon San Valentino !

lunedì 11 febbraio 2008

I'm Popeye!

Dopo aver scritto di Rob Paulsen e in attesa di un post su Mel Blanc ora è la volta di un doppiatore Americano il cui nome è sconosciuto ai più ma la sua voce è famosissima: si tratta di Jack Mercer che per anni ha dato la voce a Popeye caratterizzando e valorizzando il personaggio protagonista di tanti cartoons dei fratelli Fleischer.
La prima voce di Braccio di Ferro fu quella di William Costello ma essendo un attore capriccioso e difficile da gestire gli studios ben presto lo licenziano e si vedono costretti a trovare un sostituto. Jack Mercer lavora agli studi Fleischer come intercalatore quando Lou Fleischer lo sorprende a imitare Popeye e gli offre il posto di doppiatore! Mercer non sa se accettare visto che è sul punto di diventare capo animatore ma dopo qualche esitazione si ritrova a doppiare il collerico marinaio con il particolare timbro di voce roco. Ma sua è anche la voce di Popdeck Pappy ( il papà di Braccio di Ferro), di Bluto, di Poldo e di altri personaggi, come Felix il gatto. Contemporaneamente diventa sceneggiatore di altri cartoon dello studio, tra cui qualcuno di "Popeye". Quando i Fleischer decidono di arrestare la produzione dei cartoons Mercer continua a doppiare il suo personaggio per i nuovi episodi della Paramount e per vari prodotti collaterali come dischi o trasmissioni radiofoniche, un lavoro che proseguirà per tutti gli anni 50, 60 e 70.
Anche se con il tempo la voce di Mercer si appesantisce nel 1978 gli studios della Hanna & Barbera lo confermano per il doppiaggio della nuova serie di Popeye dove il nostro scrive anche diversi episodi, sebbene ritenga che il personaggio con gli anni si sia un po' snaturato.
Jack Mercer muore nel 1984 e ancora oggi la voce di Popeye col suo tipico borbottare è modello per i doppiatori di tutto il mondo.

A me gli occhi, please!

Attenzione! Questo Tarsio Spettro dell'Indonesia è un abile ipnotizzatore!

Squirrell!!!

Cuccioli, bisogna guardare attentamente prima di attraversare la strada!

Vuoi fare doppiaggio?


Da alcuni anni in qua c'è un enorme interesse verso la professione del doppiatore , sul doppiaggio e i suoi storici rappresentanti, sono sorte manifestazioni e premiazioni in varie parti d'Italia e lavorare come doppiatore sembra il mestiere dell'anno!
Fermo restando che non sono tutte rose e fiori e che ci vuole molta determinazione e abilità ( forse un po' di più rispetto ad altre professioni ) e che la concorrenza agguerrita è tanta, se proprio sognate di essere un novello Peppino Rinaldi eccovi alcuni consigli estemporanei:
1) Diffidate dei corsi di doppiaggio dove chi insegna non è un doppiatore o la sala di doppiaggio l'ha vista un paio di volte in vita sua. D'altra parte se a me serve un idraulico non mi rivolgo a un falegname, no? Quindi , va da sè, che bisogna rivolgersi a doppiatori per imparare questo mestiere! Sembra un concetto logico ma a volte si compiono errori in questo senso, e siccome questi corsi non sono mai del tutto economici è bene spendere i soldi nel migliore dei modi.
2) Per entrare nel mondo del doppiaggio non occorrono agenzie ( come per gli attori di tv o cinema) e non servono curriculum scritti o book fotografici. Se avete esperienze di recitazione e dovete affrontare un provino basta comunicare al direttore ciò che avete fatto in passato e poi sarà lui a giudicare. E il luogo comune di essere "figlio di" o avere parenti doppiatori non sempre è vero. E' chiaro che si è facilitati, tuttavia molti bravissimi doppiatori sulla piazza da anni non hanno parentele illustri.
3) Aver fatto teatro o televisione non significa che si è automaticamente idonei per fare doppiaggio. Recitare davanti a un microfono al buio è tutt'altra cosa e tutt'altro metodo di recitare. Senza contare le varie tecniche specifiche ( saper usare la cuffia, leggere il copione e vedere il filmato contemporaneamente, ecc...) che col tempo si imparano e sono tecniche esclusive di questo campo.
4) Domandarsi se si è portati a fare doppiaggio. Cazzeggiare con gli amici e parlare sopra un film o fare le imitazioni non è come doppiare l'ultimo capolavoro di Almodovar, ne converrete.
5) Non è neanche richiesta obbligatoriamente una bella voce profonda: se c'è si potranno doppiare i film di James Bond altrimenti si doppierà Woody Allen. Pari sono. Sono esempi all'antitesi ma rendono l'idea, credo.
6) Io consiglio sempre un corso di dizione ( se si hanno cadenze dialettali difficili da nascondere), un corso di recitazione ( per acquisire le tecniche di base) e poi, eventualmente, un corso di doppiaggio.
7) Il doppiaggio si fa principalmente a Roma. E' qui che si doppia la maggior parte di film e cartoni animati e la quasi totalità di film cinematografici. Si doppia anche a Milano e a Torino ma se abitate - mettiamo caso _ a Palau o a Spello vi conviene fare il biglietto del treno e venire nella Capitale!
8) Questo è un lavoro dove ci si sbrana, nonostante i vari sorrisi di facciata. Bisogna dotarsi di molto pelo sullo stomaco, perseveranza, abilità nei rapporti e abilità artistica che non guasta mai.
Fatevi notare dal direttore di doppiaggio ma senza essere assillanti, siate spigliati ma senza essere finti, siate umili ma determinati.
9) Vi piace la voce del vostro eroe dei cartoni? Non mettetevi in testa di emularlo dall'oggi al domani. "Quasi quasi mi metto a fare doppiaggio" è un concetto ingenuo e sciatto perché non è come iscriversi in palestra. Il doppiaggio è un lavoro serio che _ lo ripeto_richiede tempo e volontà. E' un discorso, questo, che vale per molti altri mestieri ma qui parliamo di doppiaggio e ci limitiamo a questo. E oltretutto non esiste la professione di " doppiatore di cartoni animati"! Esiste quella del doppiatore tout-cort. Se sognate di doppiare gattini o orsetti o Lupin o Sailorman però non siete in grado di doppiare un film o un telefilm è bene che il vostro ingenuo entusiasmo si spenga.
10) "Uno su mille ce la fa" e chi ce la fa è grazie a vari motivi. Perché è bravo, perché ha personalità, perché è raccomandato, Perché ha avuto la pazienza necessaria di fare una gavetta che dura parecchi anni, perché è un po' zoccolo , perché è lecchino. Qualcuno dura per anni, altri no. Ma auguro buona fortuna ai meritevoli!