
Aveva le caratteristiche morali degli eroi dei fumetti che pubblicava: Tex, Zagor, Mister No, Martin Mystére...e tanti altri. Personaggi che perseguono linee di comportamento integerrime fatte di lealtà, ironia, amicizia, senso del dovere. Sergio Bonelli era questo: un editore che per anni ha fatto in modo che il fumetto popolare si costruisse una sua dignità fatta di storie e disegni che non scendevano mai sotto una certa qualità ( quando poi non eccellevano, al pari o anche di più rispetto a tante storie "d'autore" certamente sopravalutate da certa critica e da un certo pubblico ). E mai ha ceduto alle offerte di pubblicità all'interno dei suoi mensili : "Sarebbe uno sgarbo per i lettori"_ ha spiegato più volte. Eppure le pubblicità su Tex o Dylan Dog gli avrebbero fruttato parecchio denaro, ma lui , integerrimo e coscenzioso, amava il suo lavoro, aveva rispetto per i lettori e per il Fumetto.
Chiunque lo abbia conoscuto è d'accordo sul fatto che trattava i suoi collaboratori al meglio possibile: con compensi equi e a seconda dell'impegno e della tiratura della pubblicazione, nessuno doveva rimanere a casa senza lavoro e ai disegnatori più anziani ( si dice, ma è assai credibile) era assicurato una specie di vitalizio per le opere fatte in passato per la casa editrice. Un vero amore per il fumetto e un vero Signore , inimitabile.
Qualche detrattore lo accusava di essere un editore immobile e niente affatto innovatore ma è un giudizio affrettato, ingenuo, bambinesco e fatto da chi di fumetto non ne capisce molto! Se essere innovatore significa far vedere delle squaw nude tra le pagine di Tex o far compiere stragi sanguinose a Zagor o far morire Groucho.. bhe... non significa fare buoni fumetti. "Preacher" non fa parte della scuderia degli eroi della casa editrice di Bonelli e stravolgere un personaggio non vuol dire essere innovatori ma soltanto fare un cattivo lavoro!

E invece innovatore lo è sempre stato, fino all'ultimo. Dai volumi della collana America ( della Cepim) , ai famosi "Un uomo un avventura", all'eroe alternativo Mister No, a Ken Parker, a Martin Mystère che ha aperto le porte agli eroi moderni dell'ultima generazione. Ma anche i Texoni giganti, gli almanacchi, le mini-serie e i romanzi. E i tanti autori fuori dagli schemi come Luca Enoch o Paolo Bacilieri. Tutte iniziative che rifuggono dall'immobilismo come solo un editore accorto e intelligente è in grado di fare. E ora? Cosa succederà in futuro ora che Sergio Bonelli non c'è più? Le notizie sottobosco si rincorrono e tra alcuni blogger il gossip impera ma prima di avere notizie certe bisognerà aspettare i giorni a venire. Intanto sarà il figlio Davide, già all'interno della casa editrice al settore marketing, a prendere le redini dell'impero di pubblicazioni a fumetti.
Fuori di retorica , è venuto certamente a mancare un eccellente editore ma sopratutto un uomo onesto.