giovedì 24 gennaio 2008

mercoledì 23 gennaio 2008

Clik e MIAO!

Ramona Markstein è una fotografa alla quale fa felice compagnia il suo bel gatto Fritz. Curiosa di scoprire il mondo da una diversa angolazione ha deciso di mettere un apparecchio fotografico al collo del suo amico felino che inquadra il punto di vista e scatta ogni quindici secondi. Fritz non deve fare altro che comportarsi come ha sempre fatto, scorrazzando per ogni dove: sarà poi Ramona a selezionare le foto che ritiene più interessanti e a inserirle nel suo blog :http://www.katz23.de
Nel sito naturalmente si trovano anche le foto scattate personalmente dalla Markstein , le infruttuose prove fatte dal punto di vista felino fino agli ultimi scatti del gatto paparazzo.






La Chiesa condanna Heath Ledger

Della sconvolgente notizia della morte dell'attore Heath Ledger ne hanno parlato tv, giornali e blog. Se sia dovuta a suicidio o no, forse poco importa: avere a che fare, in maniera smodata, con le droghe è comunque sintomo di disagio.
Ad aggiungere disagio è ciò che viene riportato da Cineblog.it.

La Westboro Baptist Church (WBC) ha deciso di fare picchettaggio al funerale di Heath Ledger che loro considerano “un pervertito” e che, sempre secondo loro, “ora si trova all’inferno per scontare la sua condanna eterna”.
Heath viene considerato sordido per la sua interpretazione di cowboy gay nel film "Brokeback Mountain".
Come è possibile che l'intolleranza religiosa arrivi a un punto simile di ottusità?

L'immagine riprodotta è di Massimo Carnevale, ( ottimo fumettista e illustratore) dal suo blog:
http://www.ildonodieric.blogspot.com e prende spunto dall'interpretazione cinematografica del Joker di Ledger nel prossimo film di Batman.

giovedì 17 gennaio 2008

Simpsonpub

Scovando questa simpatica pubblicità della Dove che utilizza Marge Simpson e la sua particolare acconciatura mi viene in mente che sono diciott'anni che presto la mia voce a Krusty il clown nella serie " I Simpson" ! Mai partecipato a serie più lunga e tutto avvenne per caso: stavo mangiando a una tavola calda con degli amici titolari di una libreria di fumetti e rividi Tonino Accolla ( direttore di doppiaggio) che pranzava poco più in là. Dopo i vari saluti d'educazione, quattro chiacchiere e ben presto venne l'invito a presentarmi al provino per una nuova serie Americana di cartoni animati. Ho dovuto modificare un po' il mio abituale timbro vocale ma vinsi il provino e... tutte le facilitazioni che sono seguite: succede che al bar mi offrano la colazione non appena sanno cosa doppio! O vengo invitato alle manifestazioni di fumetti sparse per l'Italia, o in trasmissione tv e radiofoniche. Per non parlare dei vari spot tv. Peccato non avere una chioma blu altrimenti uno spot così l'avrei fatto!

Perogatt!

Dato il mio amore per i gatti, data la mia passione per i fumetti, data la mia grande stima verso i Grandi autori del fumetto Italiano non potevo dedicare, prima o poi, un post a Carlo Peroni: un nome storico in quella che è considerata la Nona arte.
Peroni si è fatto conoscere a intere generazioni di lettori di fumetti attraverso un gran numero di collaborazioni per varie riviste ( Jolly, il Vittorioso, Tiramolla, Più, il Piccolo Missionario, Corriere dei piccoli, il Giornalino e molti altri ancora....) con un tratto sicuramente personalissimo e riconoscibile e con una vena di follia che lo ha contraddistinto fino ad ora. L'abilità che rende grande un artista è proprio questa: essere in sintonia con i lettori di tutte le età, farsi apprezzare e interagire anche con un linguaggio particolare e originale, che poi è la chiave del successo! E sono molti i personaggi di successo nel suo curriculum: Gervasio, il riccone allergico al denaro, Nerofumo il piccolo negretto ottimista , Gianconiglio e il suo gruppo di amici , personaggi di punta negli anni 70 sulle pagine del "Corriere dei piccoli", Sonny il coniglio che ha avuto un enorme successo in Germania , Slurp un demenziale coso" verde che ebbe anche l'onore di una rivista tutta sua. Spesso si firma Perogatt, e da qui il titolo di questo nuovo post.
Ma non solo! E' stato animatore di successo. Per anni ha lavorato negli studi Pagot e pare si debba proprio a lui l'ideazione del famoso pulcino nero Calimero! Mai accreditato ma temo che episodi di questo genere capitino un po' dovunque...
E gli spot con Cocco Bill di Jacovitti ve li ricordate? Anche lì c'è il suo prezioso zampino.
Negli anni 80 in tv e su molte riviste imperversavano i Paciocchini della Parmalat, omini a metà tra i Barbapapà e buffi animaletti con la coda, e il creatore era proprio Carlo Peroni.
Il nostro è tutt'ora in attività attraverso le pagine del "Giornalino" della San Paolo, un settimanale che ultimamente ha fatto un restlyng a mio avviso poco convincente ( ma questo è un altro discorso e magari ci torneremo a parlarne ).
Va da sè che un maestro del fumetto di questo calibro ha tutto il mio rispetto e la mia ammirazione anche perchè.... anche perché sono un po' legato a lui per alcuni versi. Quando nel 1989 mi fu chiesto di creare un personaggio per il mensile "Cattivik" io misi mano a una vecchia storia comico-horror che giaceva nel cassetto che avevo intitolato "Horror Fix" e per farne un serial che potesse durare a lungo decisi di ispirarmi allo "Zio Boris" di Alfredo Castelli e Carlo Peroni che avevo gradito per anni sulle pagine del "Corriere dei Ragazzi" gestione Giancarlo Francesconi. Lì Peroni aveva utilizzato un efficace tratto che rendeva a perfezione le atmosfere orrorifiche ma grottesche della strip.
Insomma, nell'arte nulla si inventa e siamo tutti discepoli di qualcuno: io, in questo caso, devo dire "grazie" oltre che a Segar, Peyo, Sangalli, Dossi, Jacovitti, Del Principe anche ai disegni di Peroni.
Ecco, lo faccio adesso: "grazie"!

mercoledì 16 gennaio 2008

Paris BD

A Parigi erano iniziati i saldi , les rebas, e non si poteva non approfittarne, no?
Complice il tempo abbastanza mite per un Gennaio d'oltr'Alpe è stato piacevole comprare maglioni, camicie e naturalmente...fumetti!
La lista della spesa è la seguente: "Violine"n.5 , volume che conclude il primo ciclo, di Krings e Tronchet (Dupuis), "Spoon & White" n. 6 e n. 7 di Yann Lepennetier, Jean Lèturgie, Simon Lèturgie, Frank Isard ( Vents d'Ouest), "Les aigles de Rome" 1 di Enrico Marini ( Dargaud) , "Seul" 1 e 2 di Bruno Gazzotti e Vehlmann ( Dupuis), " Djiin Djiin 2" di Ralf Konig ( Glènat) "Outretombe" di Jean e Simon Lèturgie e Richard Di Martino ( Vents d'Ouest).

domenica 6 gennaio 2008

Nuovo Topolino ?

Sono già tre settimane che in edicola si trova il nuovo" Topolino". Ma io di veramente nuovo non ho scorto nulla fin'ora, nulla di consistente da far intuire un incremento delle vendite che invece da un po' di tempo sono in ribasso. Insomma, di base, mi pare tutto come prima.
Fino agli anni 80 le rubriche erano variegate e si rivolgevano a un target di età abbastanza ampio che raccoglieva le varie età dei lettori del settimanale ( la rubrica della posta, i vari "perchè" a Salvator Gotta, le rubriche sugli animali domestici, ecc...). E' chiaro che i tempi sono cambiati, è giusto che sia così e non mi aspetto di trovarci la rubrica di Mike Bongiorno degli esordi, ma quello che mi lascia perplesso è il tono delle rubriche che pare rivolto a bambini di età prescolare invece di abbracciare diverse fasce di lettori.
I giovani lettori di "Topolino"del ventunesimo secolo abituati a playgame e internet avranno pure un tempo di attenzione di lettura più basso rispetto a decenni fa ma gli articoli che compaiono spesso sono didascalie brevi e inconsistenti: aria fritta, senza grande approfondimento! Essere esaustivi non significa dover spendere pagine e pagine di parole: basta poco per essere interessanti e far conoscere, educare, divertire ( o qualsiasi cosa si voglia fare!) il lettore. Invece vedo foto con commenti noiosi o di puro marketing ma al di là di questo non noto approfondimento come se si abbia paura a farlo, come se il piccolo lettore sia un po' sciocco e non possa capire di più. Anche se l'eccezione ( che conferma la regola) c'è ed è, per esempio, l'articolo sugli Universi paralleli o quello sul panettone nel n.2717. Però si perdono in un marasma generale di fotine, sketch, gag, pubblicità più o meno subliminale che pare appesantiscano ancor oggi lo storico giornalino della Disney.
Anche per la sezione fumetti mi pare presto per cantare vittoria. Forse bisogna smaltire delle vecchie storie non eccelse fattosta che storie davvero degne di attenzione ( a parte un paio poco più che simpatiche) non ce ne sono state e magari occorreva che ce ne fossero, per un rilancio in grande stile!
Ovviamente data la vasta produzione settimanale è assolutamente impossibile sfornare capolavori in ogni numero ma "Topolino" soffre dell'esodo di bravi autori verso altri lidi e di un ricambio un po' fiacco. Della vecchia guardia dei disegnatori sono rimasti Massimo De Vita, Cavazzano, Asteriti e un pugno di bravi artisti che non regge il confronto numerico con quello di anni fa. Autore di spicco è senza dubbio Andrea Castellan ( Casty) che oltre a rinverdire il clima delle classiche storie di Scarpa ( e questo gli fa onore!) scrive storie interessanti.
In edicola ormai i giornali per ragazzi latitano drammaticamente e leggere un "Topolino" un po' sbiadito non fa piacere. L'augurio è che piano piano lo storico settimanale della Disney riprenda vigore e torni ad essere un esempio di letteratura per immagini ( e non solo) destinata ai ragazzi!
E che si aggiungano anche testate simili, vorrei tanto sperare. Ma è veramente un'utopia!

Orso a dondolo




Il cavallo a dondolo come dono per l'Epifania è diventato talmente comune!
Ecco arrivare perciò il molto più chic orso polare a dondolo!
Il principio resta lo stesso ma l'animale è molto più di tendenza che un volgare equino, nevvero?

sabato 5 gennaio 2008

Gym

Ci rinuncio! Confesso! Io in palestra non mi ci iscriverò mai ! Sono pigro. Dopo nove ore di sala di doppiaggio non sento il bisogno di accumulare altro stress e fatica sollevando pesi. E tutto questo per poter vedere un deltoide che, in nuce, si tonifica a prezzo di litri di acido lattico sparsi in tutto il mio corpo? No, grazie. Per smaltire le odiosissime "maniglie dell'amore" ( che detesto e che non trovo niente affatto sexy!) faccio più volentieri due chilometri di jogging a Villa Pamphili, piuttosto!
Comunque da questa foto vedo che non sono il solo ad essere pigro. Sono proprio buffi gli Americani! Però a fare i telefilm sono forti!

A tavola alle 7

Cosa vi ricorda un programma tv con una signora allegra che mostra come cucinare deliziosi manicaretti davanti alle telecamere e che è aiutata da un esperto in culinaria un po' burbero e saggio? " La prova del cuoco" con Antonella Clerici? Sbagliato! Anni fa, nel 1974, la Rai trasmetteva un programma , "A tavola alle 7", dove Ave Ninchi era alle prese con vivande e fornelli ed era coadiuvata dall'esperto Luigi Veronelli.
Che bisogno c'era, dico io, di comprare un format identico dalla Endemol? Sento puzza di bruciato. Sarà la pentola sul fuoco?

mercoledì 2 gennaio 2008